V-Ray per SketchUp: Come usare i Cryptomatte Render Elements
Ed oggi voglio parlarti, appunto, di uno di questi.
Prima di iniziare con il tutorial, ti ricordo che nella sezione “What’s New” potrai trovare tutte le caratteristiche degli ultimi aggiornamenti di V-Ray in un’unica sezione.
I Cryptomatte Render Elements
Prendendo spunto dal post originale pubblicato sul sito ChaosGroup, voglio parlarti dei Cryptomatte Render Elements e guidarti passo a passo nel loro utilizzo all’interno di V-Ray per SketchUp.
Cosa sono i Cryptomatte?
Per spiegarlo in poche parole: Cryptomatte è un metodo ad efficienza migliorata, sviluppato da Psyop, per la codifica delle opacità .
E’ un metodo che all’atto pratico si traduce nella creazione automatica di tre (fino a cinque) canali di rendering che, a loro volta, vengono memorizzati direttamente da V-Ray in un file OpenEXR multicanale.
Perché è così utile questo metodo?
Perché, essendo una metodologia con delle funzioni automatizzate, azzera il noioso processo di creazione di decine (talvolta anche centinaia) di livelli Multimatte.
Ma non solo.
Rispetto ai Multimatte Render Elements, Cryptomatte offre i seguenti vantaggi:
- Non richiede la configurazione manuale con gli ID degli oggetti, ecc.
- Richiede solo un numero fisso di elementi di rendering aggiuntivi, solitamente 4
- Non può essere propagato attraverso riflessioni e rifrazioni.
Per tutti questi motivi, a partire dalla versione Next di V-Ray, l’implementazione dei Cryptomatte Render Elements è stata una delle novità che mi ha sorpreso di più, diventando una delle mie preferite.
Grazie a questo strumento, ora tutti gli utilizzatori di SketchUp e V-Ray hanno la possibilità di creare in modo semplice e veloce le maschere dei propri oggetti, indispensabili per un efficiente lavoro di post produzione.
Oltretutto Cryptomatte supporta il Motion Blur e l’effetto DOF, dandoti la possibilità di portare le tue immagini ad un livello decisamente superiore, come nell’esempio qui in basso.


Ma andiamo avanti ed entriamo subito nel vivo del tutorial.
Come utilizzare i Cryptomatte
Ti consiglio vivamente di scaricare la scena di esempio cliccando sul bottone seguente.
Una volta aperta la scena sarai pronto a seguire passo a passo questo tutorial sull’utilizzo corretto dei Cryptomatte per la color-correction dei materiali non metallici.
#1 - Come selezionare i Render Elements in V-Ray per SketchUp

Osservando tra le varie opzioni, puoi decidere di creare le maschere basandoti sui Materiali, Oggetti o Livelli.
In questo caso creeremo le maschere in base al Nome del Materiale.

In questo tutorial abbiamo bisogno di aggiungere 5 Render Elements: Raw Total Light, Diffuse, Reflection, Specular e Refraction. Questi elementi saranno tutti utili per riassemblare il Beauty Pass nelle operazioni seguenti in Photoshop.

Per poter comporre un Beauty Pass dobbiamo prima visualizzare l’elenco di elementi richiesti. Per trovarlo ci basta accedere al Preset Library: Create > Elements > Beauty.

#2 - Rendering e salvataggio del rendering finale in V-Ray per SketchUp
Disattiva sia la modalità Interactive che Progressive, perchè ora staremo per avviare un rendering di produzione e Cryptomatte funziona solamente con la modalità Bucket Image Sampler.
Una volta disattivate le due modalità, possiamo avviare il rendering finale.

Per completare il salvataggio del render finale, seleziona il formato di file *.exr e salva il file nella cartella che preferisci.

#3 - Come decodificare il Cryptomatte Render Element
Una volta eseguita l’installazione della plugin, puoi effettuare un doppio click sul file *.exr per aprirlo. In alternativa, puoi aprire il file direttamente in Photoshop attraverso il menu: File > Open.
Seleziona e apri il file *.exr ottenuto dal salvataggio del rendering. Ti apparirà la seguente finestra di dialogo con un pop up:

Di solito è consigliabile abilitare questa opzione in modo da mantenere le informazioni di sfondo all’interno del Beauty Pass e ottenere così un livello Alfa separato per un maggior controllo.

In questo caso, se avessi la necessità di creare in Photoshop una maschera per un qualsiasi oggetto, ti basterà tenere premuto il tasto Ctrl e cliccare con il tasto sinistro del mouse sulla miniatura per creare una selezione in modo rapido.
Potrai eventualmente aggiungere una maschera di livello, oppure aggiungere un livello di regolazione: essa genererà automaticamente la maschera di livello basandosi sulla selezione precedentemente effettuata.
#4 - Compositing dei V-Ray Render Elements in Photoshop

Per questa operazione ti consiglio di mantenere visibili solamente questi 5 livelli del rendering: Diffuse, Raw Total Light, Reflection, Specular e Refraction.
Tutti gli altri livelli possono essere momentaneamente spenti.


A questo punto seleziona i livelli Reflection, Specular e Refraction. Sposta questi livelli al di sopra del livello Diffuse e cambia l’opzione di fusione dei livelli da Normal a Linear Dodge (Add).

Eseguendo questi passaggi abbiamo assemblato correttamente il Beauty Pass. Le informazioni di Riflessione, Rifrazione, Luce speculare e Diffusione sono rimaste separate dall’operazione.
#5 - Come correggere il colore dei materiali non metallici in post-produzione
Il motivo è molto semplice: se andassimo a modificare questi livelli, andremo a cambiare la base delle informazioni della luce presenti nei layer di riflessione, rifrazione e diffusione.
Il modo corretto di agire in questa situazione è quello di modificare solo il colore diffuso, non andando a toccare i valori della luce e delle riflessioni, lasciandoli così come sono.
Tornando alla nostra scena di esempio, poniamo il caso di voler modificare il colore del pavimento. La prima cosa da fare, quindi, è quella di trovare il rispettivo livello di Cryptomatte – se non hai modificato nulla, il nome del livello è “Cryptomatte.Flooring_Parquet_Geometric_A01_120cm”. A questo punto, tenendo premuto il tasto Ctrl e cliccando col tasto sinistro del mouse sulla miniatura appena trovata, creerò la selezione del pavimento.
Successivamente seleziono il livello “Diffuse.RGB” e creo un livello di regolazione Hue/Saturation. Ti consiglio di cliccare sul pulsante Clipping Mask per assicurarti che il livello di regolazione agisca solamente sul layer Diffuse e non sugli altri.


Per quanto riguarda i materiali metallici, il procedimento è analogo al precedente. Prendiamo a titolo d’esempio la lampada in metallo spazzolato presente nella scena.
In Photoshop, utilizzando lo strumento Move, clicca con il tasto destro del mouse sulla lampada. Apparirà un menù a tendina attraverso il quale potrai selezionare facilmente il corrispettivo livello Cryptomatte.



Tramite gli slider, ad esempio, possiamo far diventare la nostra lampada di una tinta simile al rame spazzolato.

#6 - Caricare il file per il color-correction in Photoshop


In conclusione
Facendo riferimento all’articolo originale in ChaosGroup, ti ho spiegato cosa sono e come andare a selezionare i Render Elements per esportare i livelli indispensabili per la post produzione.
Abbiamo visto come salvare il render finale di V-Ray per SketchUp e decodificare i Cryptomatte Render Elements all’interno di Photoshop tramite il file *.exr .
Abbiamo eseguito insieme i passaggi di post produzione per correggere il colore dei materiali metallici e non metallici.
Infine, abbiamo visto come caricare un profilo LUT (in formato *.cube) esportandolo dal VFB di V-Ray, dimostrandoti quanto sia facile raggiungere un risultato fotorealistico d’effetto grazie a SketchUp e V-Ray.
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Un saluto,
Andrea.
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