Gli effetti di bloom e glare del Lens Effects nel Frame Buffer di V-Ray sono gli eroi non celebrati di grandi rendering. L'esperto Ricardo Ortiz ci spiega come funzionano e come usarli.
Perché abbiamo bisogno del Lens Effects?
Le sorgenti luminose nelle scene di V-Ray possono spesso apparire gonfiate, come aree molto bianche e pixel luminosi. Quando guardiamo questi rendering, potremmo non notare la sorgente di luce: è qui che entrano in gioco gli effetti bloom e glare.
Nel caso ve lo stiate chiedendo, Bloom si riferisce al tenue bagliore intorno alle sorgenti luminose che può influire sull’immagine complessiva, mentre Glare si riferisce ai raggi stellari che si estendono da una sorgente luminosa. Aggiungendo questi effetti, possiamo attirare sottilmente l’attenzione sulle fonti di luce e aggiungere fotorealismo ai nostri rendering.
Il fattore principale di bloom e glare è la diffrazione, che si riferisce al modo in cui le onde luminose vengono divise quando passano attraverso un’apertura, come una lente o la pupilla di un occhio.
Questi effetti non vengono mai calcolati dal motore di rendering durante il processo di ray-tracing. Vengono invece valutati in un processo separato che ci permette di avere un maggiore controllo artistico sui fattori che determinano l’aspetto finale dell’effetto: caratteristiche fisiche come la diffrazione, circostanze ambientali, aberrazioni dell’obiettivo della fotocamera e distorsione.


Diffrazione ed Imperfezioni
Allo stesso modo, quando usiamo una fotocamera per catturare un oggetto, una persona o una scena, l’obiettivo non è completamente perfetto. Presenta distorsioni e graffi dovuti all’uso e allo sporco. Inoltre, l’ambiente non è pulito, con impurità come polvere o smog nell’aria. Invece di evitare questi fattori, essi possono contribuire a definire un momento preciso nel tempo e nello spazio.
Come si utilizzano i Lens Effects nel V-ray Frame Buffer?


Esempi di Lens Effects
Graffi Procedurali
Alcuni effetti di diffrazione riscontrati nel mondo reale.

Punti casuali sul griglia e procedurali.

Questi effetti si verificano nell’occhio umano a causa dell’allungamento delle cellule.

La generazione di effetti lente è relativamente impegnativa e può consumare molta memoria se la risoluzione delle immagini renderizzate è troppo grande.
Per impostazione predefinita, gli effetti lente sono accelerati dalla GPU, con supporto per le GPU Nvidia e AMD. Se il consumo di memoria supera la capacità VRAM della nostra GPU, il processo viene valutato dalla CPU. Le prestazioni potrebbero diminuire, ma il processo funzionerà correttamente.
Conclusioni
Ora dovreste aver capito meglio cosa sono gli effetti di lente, la scienza che c’è dietro e come usarli. Possono davvero aggiungere un tocco di realismo alla vostra scena e modificarli può cambiare l’atmosfera e l’umore. Inoltre, poiché i Lens Effects fanno parte del VFB, è possibile utilizzarli senza lasciare il proprio renderer preferito.
Qui puoi trovare l’articolo originale a cura di Ricardo Ortiz. Tradotto da 3DWS
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